Madre e figlia comincian a creare il loro rapporto già dalla prima ora di vita.

La condivisione corporea, crea un'unione intensa sia dal punto di vista fisico che emozionale ed anche dopo la nascita della sua creatura, nella madre permane una forma di attaccamento profondo che le permette di prendersi cura della nuova creatura. Man mano che il tempo passa e che il corpo ritrova la sua naturale identità, anche l'investimento emotivo sulla figlia e sul figlio dovrebbe mutare, trovando maggiore equilibrio e solidità.

Tra madre e figlia, giacché permane anche l'identità di genere, il riconoscimento della reciproca identità deve essere condotta soprattutto a livello psicologico ed emotivo.

La madre dovrebbe costruirsi la capacità di guardare la figlia diventare dona e riconoscerle una atonoma ed onorevole identità.

Se questo non succede, la madre comincerà a soffrire e la figlia anche e l'amore fusionale esclusivo e spesso cieco, verrà  riempito di conflitto, dolorosa tomba di ogni genere di amore.

Vale la pena quindi di prendere in mano questa problematica e trovare modi e forme per evolvere e costruire rapporti migliori, già da subito, per permettere alla madre di fare crescere sia la parte amorosa che quella di compagna ed educatrice della nuova creatura